-
raffina7s.
User deleted
non capisco quali passaggi ti facciano arrivare qui. Ma una soluzione del genere significa esclusivamente una cosa: sancire ufficialmente che la gita non è un "viaggio di istruzione" che fa parte dell'attività didattica pianificata per quella classe, ma è solo una vacanza qualsiasi, e che l'accompagnatore non fa da insegnante, ma da puro e semplice animatore turistico... mentre l'insegnante che non accompagna la gita, fa da babysitter.
per me è esattamente l'opposto: siccome la gita è attività didattica a tutti gli effetti se non ci vai non stai a casa in vacanza ma vai a scuola, dove magari può pure capitare che invece di essere semplicemente parcheggiato in qualche classe ti fai per esempio un'attività di recupero o di approfondimento, dato che l'insegnante è lì a disposizione (almeno qualcuno e almeno in teoria).
se poi l'alunno non vuole andare a scuola mica gli puoi puntare il fucile. sta a casa e porta la giustificazione. ma non vedo cosa ci sia di diverso da ciò che dici tu.
tu dici che quando uno non va alla gita sta a casa e porta la giustifica. se è sancito che deve stare a casa perchè deve giustificare?
aggiungo che scuole ne ho girate un po' ed è sempre stato così: se non vai in gita o vieni a scuola o porti la giustifica.
r
Edited by raffina7s - 6/3/2012, 18:44.