discorsi vecchi ...

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  1. jangie
     
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    CITAZIONE (sonochiara @ 20/10/2014, 09:34) 
    Tra l'altro mia figlia aveva lezione al sabato e COMUNQUE due giorni in cui finiva alle 14. Tre addirittura, per un certo periodo. Nel suo liceo viene costituita almeno una sezione con il sabato libero, ogni anno, ma SOLO per il biennio, il che la dice lunga sull'orientamento della scuola.

    Andare a scuola sei giorni alla settimana e poi dover studiare tutta la domenica per un adolescente diventa alla lunga un peso micidiale: non si stacca semplicemente mai.
    E mia figlia aveva anche uno sport agonistico - unica della sua classe - con tre allenamenti fissi alla settimana, che spesso diventavano quattro, o cinque, e tornei magari sia il sabato pomeriggio che la domenica. E insegnanti che mi dicevano 'sua figlia punta al dieci anche se fa uno sport agonistico, in genere chi lo fa si accontenta del sei'. E io che cosa avrei dovuto dirle, abbassa il tuo standard? Dormi la notte invece di studiare fino alle due del mattino, o di mettere la sveglia alle 4,30 per ripassare? (la seconda cosa, ovviamente, gliela dicevo. Ma i tempi per fare tutto erano necessariamente quelli).

    Ma vedo che anche tu consideri i sei giorni a scuola cosa buona e giusta. Io continuo a non capire perché non ci si possa adeguare al resto del mondo su questo. E smetterla di ragionare in termini di carico di lavoro A CASA, che per esperienza personale e diretta diventa molto spesso un eccesso.

    Non sto dicendo di abolire lo studio e la riflessione personale, ma solo di NON farli diventare l'unico scopo del pomeriggio a casa - che per mia figlia diventavano questo, e doveva per forza aggiungerci la sera e la notte. Ma per un numero incredibile di famiglie e per la totalità degli insegnanti il liceo sembra dover essere per forza questo: mattina a scuola e pomeriggio a casa a studiare. E il resto ella vita, dove va?

    Ah, e mia figlia doveva per forza aggiungere quasi due ore di viaggio al giorno.

    prima di fare paragoni con modelli anglosassoni o quant'altro, vorrei sapere effettivamente COME sono questi modelli (dire "sono migliori" e "funzionano" tout court per me, allo stato delle conoscenze, è un dogma che non riconosco). Ok, funzionano LI' (forse)
    Ma i programmi in quelle scuole come sono? Sono uguali ai nostri?
    Più ridotti? Più ampi? completamente diversi?

    Non si può prendere un modello di scuola e trapiantarlo in una realtà sociale, economica, geografica e culturale completamente diversa e aspettarsi che funzioni.
    E' come prendere un pezzo di pianta e infilarla in un vaso senza radici e poi stupirsi perchè secca.

    Quanto al vostro specifico caso, Chiara, se tua figlia fa sport agonistico pesante E un liceo serio, non mi stupisce che non stacchi mai.
    E' una scelta vostra.

    Per cambiare le cose occorrerebbe o scegliere una scuola con richieste molto più basse (ma ce ne sono?), oppure pretendere che i programmi scolastici vengano drasticamente ridotti PER TUTTI.
    Concentrare le ore, anche per tua figlia, implicherebbe solo accollarle un carico di fatica e difficoltà di comprensione maggiore.

    Io ho frequentato il liceo, come ti dicevo non mi è mai mancato il tempo per le attività extra (e non erano poche, anche se non ho fatto sport a livello agonistico), ma certo non rinunciavo al mio tempo libero, alle letture (abbondanti), alle uscite con gli amici e al volontariato.
    Ho avuto la fortuna di prepararmi un po' prima con analisi logica e latino alle medie, per cui il carico al liceo è risultato ancora più leggero; ma la domenica era sempre libera per chi studiava bene -tutti i giorni-, e i compiti di sabato mattina si facevano sabato pomeriggio -o domenica pomeriggio, a scelta-, così come per qualunque giorno della settimana.
     
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115 replies since 19/10/2014, 15:10   1272 views
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