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che libro inutile, l'ultimo catone della asensi
ho iniziato 'il piccolo acrobata' perché, nella giornata della memoria, andrebbero ricordati anche i nomadi che furono deportati e morirono nei lager
Edited by tata ogg - 6/2/2015, 19:19. -
jangie.
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dev'essere bello il libro di Marco Paolini, sull'argomento . -
paniscus.
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Io devo ammettere che mi sono data alle letture leggerine. 
Nell'ultimo mese ho scoperto due strepitosi autori giovani che mi hanno sorpresa parecchio: tale Francesco Muzzopappa e tale Stefano Piedimonte, autori di romanzetti satirici ma anche pieni di riflessioni notevoli.
Il primo:
- "Affari di famiglia": un'anziana nobildonna piemontese, ultima rappresentante (anzi penultima) di un casato prestigiosissimo ma economicamente decaduto, e con l'unica preoccupazione di salvare quel poco che è rimasto dalla gestione scellerata del suo unico figlio irrecuperabilmente scemo... si improvvisa da sola vittima di un sequestro, con la collaborazione di due sfigatissimi ragazzotti diventati delinquenti per sbaglio;
- "Una posizione scomoda": un giovane aspirante scrittore di storie per lo spettacolo, plurititolato in un prestigiosissimo centro di studi cinematografici ma sistematicamente disoccupato perché rifiuta di lavorare per produzioni televisive dozzinali, dopo qualche anno di pretese intellettuali, per sopravvivere, si ritrova a scrivere sceneggiature per film porno, per cui deve fare i salti mortali per nasconderlo sia alla propria famiglia, provincialissima e cattolicissima, sia ai potenziali altri clienti di agenzie cinematografiche più serie, per cui sogna ancora di poter lavorare in futuro...
Il secondo:
- "Nel nome dello Zio", e poi il sequel "Voglio solo ammazzarti": a Napoli, un boss della camorra di altissimo rango si è dato alla latitanza, riuscendo a scappare da un blitz della polizia in emergenza assoluta, e quindi costretto a scomparire senza riuscire a informare nessuno e senza portarsi dietro nemmeno un telefonino o accedere a uno straccio di connessione a internet. Quindi, non solo lo cercano le forze dell'ordine, ma lo cercano disperatamente anche i suoi stessi complici, luogotenenti, scagnozzi e tirapiedi, che non hanno idea di come contattarlo. Siccome, pur essendo un delinquente spietato, capace di omicidi a sangue freddo e di traffici economici ignobili, "per il resto" è considerato umanamente una persona serissima, senza nessun vizio o hobby personale, nessuno ha idea di quale esca tentare per beccarlo: non ha amanti clandestine, non ha vezzi consumistici, non ha nemmeno la nostalgia irrefrenabile di fare una puntata in qualche specifico bar, o una bisca, un negozio o una sala da biliardo a cui è particolarmnete affezionato. La sua UNICA debolezza umana, che la polizia non conosce ma i suoi compari sì, è quella di essere un fan sfegatato della trasmissione del Grande Fratello, di cui non perderebbe mai una puntata in nessuna circostanza della sua vita e in qualsiasi luogo si trovi. E allora il clan si riunisce e delibera la strategia: decidono di prendere un ragazzotto coattissimo dei Quartieri Spagnoli, un aiuto-spacciatore di infimo rango, e coglione assoluto che più coglione non si può, e di sottoporlo a un addestramento intensivo appositamente per farlo partecipare alle selezioni per il Grande Fratello, in maniera che entri nella trasmissione, e che da lì possa lanciare dei messaggi in codice al boss...
Vaglono la pena, vi assicuro, non si possono mica leggere solo saggi di divulgazione scientifica o romanzoni sentimentali ponderosi!
L.. -
adrib68.
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HO finito "Il lungo Sguardo" che era sorprendentemente ben scritto e non privo di originalità e ho attaccato la storia della bambina perduta. Devo sapere come va a finire. Peccato che ormai, giunti alla quarta puntata, ci si senta come in una soap opera . -
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mamma mia che delusione il piccolo acrobata 
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Io ho finito la biografia di Jobs, diciamo che un terzo poteva essere tranquillamente tagliato, però è interessante.
Poi ho due libri che sto leggendo da mesi, riprendo e abbandono, a volte penso di abbandonarli definitivamente, poi mi spiace.
Uno è "Il lato oscuro dell'amore", l'altro "L'amore ai tempi del colera", quest'ultimo mi ha particolarmente deluso.
L'ho visto come "libro che porterei sull'isola deserta" nelle liste di tantissime persone, io lo sto trovando di una noiosità rara.
Ho quasi finito "Uccellino del Paradiso" e nemmeno questo mi è piaciuto granché (sto diventando incontentabile?
), più che altro credo per il modo di scrivere dell'autrice, che spesso ritorna più volte sulle stesse cose, molto ripetitivo. E poi triste e amaro, vabbè.
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jangie.
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Io devo ammettere che mi sono data alle letture leggerine.
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Vaglono la pena, vi assicuro, non si possono mica leggere solo saggi di divulgazione scientifica o romanzoni sentimentali ponderosi!
L.
sei una sagoma, Lisa, parola mia.
Sembra quasi tu debbe giustificarti perchè ogni tanto non leggi roba ultraserissima
(personalmente considero la lettura uno dei più grandi piaceri -per me- e quindi leggo tutto quello che mi piace, dalle fiabe per bimbi alle cose più serie. Ah, e mi segno le tue ultime, sembrano interessanti -come quelle di Erika)... "L'amore ai tempi del colera", quest'ultimo mi ha particolarmente deluso.
L'ho visto come "libro che porterei sull'isola deserta" nelle liste di tantissime persone, io lo sto trovando di una noiosità rara.
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abbiamo gusti simili, Yve. -
jangie.
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Io devo ammettere che mi sono data alle letture leggerine.
Nell'ultimo mese ho scoperto due strepitosi autori giovani che mi hanno sorpresa parecchio: tale Francesco Muzzopappa e tale Stefano Piedimonte, autori di romanzetti satirici ma anche pieni di riflessioni notevoli.
Il primo:
- "Affari di famiglia": un'anziana nobildonna piemontese, ultima rappresentante (anzi penultima) di un casato prestigiosissimo ma economicamente decaduto, e con l'unica preoccupazione di salvare quel poco che è rimasto dalla gestione scellerata del suo unico figlio irrecuperabilmente scemo... si improvvisa da sola vittima di un sequestro, con la collaborazione di due sfigatissimi ragazzotti diventati delinquenti per sbaglio;
- "Una posizione scomoda": un giovane aspirante scrittore di storie per lo spettacolo, plurititolato in un prestigiosissimo centro di studi cinematografici ma sistematicamente disoccupato perché rifiuta di lavorare per produzioni televisive dozzinali, dopo qualche anno di pretese intellettuali, per sopravvivere, si ritrova a scrivere sceneggiature per film porno, per cui deve fare i salti mortali per nasconderlo sia alla propria famiglia, provincialissima e cattolicissima, sia ai potenziali altri clienti di agenzie cinematografiche più serie, per cui sogna ancora di poter lavorare in futuro...
Il secondo:
- "Nel nome dello Zio", e poi il sequel "Voglio solo ammazzarti": a Napoli, un boss della camorra di altissimo rango si è dato alla latitanza, riuscendo a scappare da un blitz della polizia in emergenza assoluta, e quindi costretto a scomparire senza riuscire a informare nessuno e senza portarsi dietro nemmeno un telefonino o accedere a uno straccio di connessione a internet. Quindi, non solo lo cercano le forze dell'ordine, ma lo cercano disperatamente anche i suoi stessi complici, luogotenenti, scagnozzi e tirapiedi, che non hanno idea di come contattarlo. Siccome, pur essendo un delinquente spietato, capace di omicidi a sangue freddo e di traffici economici ignobili, "per il resto" è considerato umanamente una persona serissima, senza nessun vizio o hobby personale, nessuno ha idea di quale esca tentare per beccarlo: non ha amanti clandestine, non ha vezzi consumistici, non ha nemmeno la nostalgia irrefrenabile di fare una puntata in qualche specifico bar, o una bisca, un negozio o una sala da biliardo a cui è particolarmnete affezionato. La sua UNICA debolezza umana, che la polizia non conosce ma i suoi compari sì, è quella di essere un fan sfegatato della trasmissione del Grande Fratello, di cui non perderebbe mai una puntata in nessuna circostanza della sua vita e in qualsiasi luogo si trovi. E allora il clan si riunisce e delibera la strategia: decidono di prendere un ragazzotto coattissimo dei Quartieri Spagnoli, un aiuto-spacciatore di infimo rango, e coglione assoluto che più coglione non si può, e di sottoporlo a un addestramento intensivo appositamente per farlo partecipare alle selezioni per il Grande Fratello, in maniera che entri nella trasmissione, e che da lì possa lanciare dei messaggi in codice al boss...
Vaglono la pena, vi assicuro, non si possono mica leggere solo saggi di divulgazione scientifica o romanzoni sentimentali ponderosi!
L.
hai niente di questi in MOBI? (o anche pdf o EPUB, in formato digitale, insomma). -
sonochiara.
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Sempre in tema prima guerra mondiale, Come cavalli che dormono in piedi di Paolo Rumiz, che a me piace sempre molto. . -
asile67.
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come lettura leggerina io sto leggendo Missa Alabama e la casa dei sogni dell'autrice di Pomodori verdi fritti alla fermata del treno.
Finora è carino.
Jo Nesbo non riesco a farmelo piacere.. -
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sto leggendo 'sottomissione'
è il quarto libro consecutivo che non mi piace. -
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il dubbio, di Freeman, si legge in un fiato . -
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Io ho finito Open, di Agassi. Quello che mi ha colpito di più è stata la parte relativa all'infanzia e all'adolescenza. . -
parisonoio.
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Sto leggendo il secondo di Antonio Manzini con il personaggio del commissario Rocco Schiavone, La costola di Adamo. Poi penso che attaccherò il terzo appena uscito, Non è stagione. . -
adrib68.
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Ho terminato con "storia della bambina perduta" il ciclo della Ferrante.
Premetto che è 4 libri sono davvero troppi e il secondo ed il terzo non erano all'altezza.
Nonostante tutto devo ammettere che la lettura mi ha coinvolta e questo ultimo volume, che è buono, mi ha lasciato indubbiamente qualcosa.
La scrittura è semplice ma non sciatta e la partecipazione emotiva in certe parti è veramente tangibile.
Insomma non è un Nobel né un Pulitzer ma dei numeri li ha, indubbiamente.
Sono passata a Pastorale Americana...vi farò sapere.
febbraio |
