quelli che vogliono cambiare scuola

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. alfaalfa
     
    .

    User deleted


    Aho io non la sopporto, sarà cattiveria da parte mia ma ignorarla mi risulta difficilissimo, mi da proprio un fastidio fisico ....
     
    .
  2. paniscus
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (alfaalfa @ 22/11/2010, 00:07) 
    Beh ma questa è una responsabilità, anche e soprattutto, dei docenti delle scuole medie inferiori che, implicitamente o esplicitamente, lasciano passare questo messaggio sia agli alunni sia alle famiglie.
    Unito all'altrettanto fuorviante " che se poi non prosegue gli studi almeno si ritrova un pezzo di carta e non è costretto ad andare per forza all'università" cosa forse vera 40 anni fa, ma ora sempre a fare il consulente globale programma Italia o l'operatore di call center si ritrova ..

    Sì, questo è vero, ma a mio avviso una grossa fonte dell'equivoco sta proprio lì.

    Ossia, i tecnici e i professionali erano originariamente pensati come "le scuole giuste per chi non ha voglia di studiare DOPO", nel senso che non vuole proseguire con l'università, e quindi preferisce prendersi un titolo di studio già spendibile di per sé.

    Invece progressivamente la percezione è diventata quella delle "scuole giuste per chi non ha voglia di studiare ADESSO", ossia scuole dove si pensa che sia richiesto di impegnarsi poco, e che sia facilissimo essere promossi, diplomarsi e prendere voti alti, facendo il meno possibile.

    Siccome questo invece non è vero, e non è mai stato vero, è per quello che c'è una percentuale di bocciature e di abbandoni molto più alta che nei licei...

    Lisa
     
    .
  3. mary_n
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Moren@ @ 22/11/2010, 00:14) 
    perchè, da quando in qua una scelta così importante per il proprio futuro la si fa sui racconti degli altri? immagino che un ragazzo debba informarsi, parlarne con gli insegnanti, chiedere consiglio ai genitori,

    pero', io per esempio come genitore sono fuori dalla scuola da piu' di 20 anni.
    con tutti gli indirizzi che ci sono io non sarei in grado di valutare veramente il contenuto di uno o dell'altro.

    devo iscrivere i figli alle medie, e gia' non mi ritrovo con tutti gli indirizzi che ci sono gia' alle medie :blink: :blink:
    non sapevo manco che ci fossero fino a qualche mese fa.
    sono in alto mare, e non so cosa sia meglio scegliere.
    poi non capisco neanche il fatto che ci sono scuole medie che hanno tutti questi indirizzi, e altre che non sanno neanche cosa sono... non riesco a capire se sono indirizzi previsti ministerialmente o siano proposte piu' o meno "di marketing" di alcune scuole, perche' se sono ministeriali, non capisco perche' non siano obbligate tutte le scuole ad averli.
    (alla fine la gente poi sceglie gli orari piu' comodi, quindi aleee' con le private o quelle scuole che fanno anche i pomeriggi... )

    se gia' non si capiscono le medie, figuriamoci la pletora di proposte per la secondaria di secodno grado.

    mary_n

    CITAZIONE (paniscus @ 22/11/2010, 00:22) 
    Invece progressivamente la percezione è diventata quella delle "scuole giuste per chi non ha voglia di studiare ADESSO", ossia scuole dove si pensa che sia richiesto di impegnarsi poco, e che sia facilissimo essere promossi, diplomarsi e prendere voti alti, facendo il meno possibile.

    Siccome questo invece non è vero, e non è mai stato vero, è per quello che c'è una percentuale di bocciature e di abbandoni molto più alta che nei licei...

    Lisa

    questo e' sempre stato vero.
    tu ci sei dentro. quindi ti do' atto che ora hai il polso della situazione piu' di altri, ma chi ha i figli di 14 anni, ha il ricordo delle scuole superiori di almeno 20 anni fa, quindi quando questa cosa era MOLTO vera.

    mary_n
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Explorer II

    Group
    Member
    Posts
    4,561
    Location
    etruria

    Status
    Offline
    mah io non penso che avrò di questi problemi, non alle medie. c'è una sola scuola media, c'è poco da scegliere. che poi cosa faccio, mi sposto di chilometri per fargli fare quella data scuola? cosa offre di così speciale rispetto alle altre? cosa cambia, la lingua straniera? o che altro? sarà anche vero che io sto fuori dalla scuola e posso non essere aggiornata. ma c'è bisogno di aggiornarsi addirittura per le scuole medie???? non basta che gli insegnanti/genitori che conoscono il bambino lo indirizzino verso ciò che gli è più congeniale? ma addirittura ci facciamo le pippe sul passaggio elementari/medie? no perchè fra un anno mi ci ritroverò anche io e non ho mai pensato che ci fosse un qualcosa da scegliere.... la cosa mi lascia veramente così :o:
     
    .
  5. mary_n
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Moren@ @ 22/11/2010, 00:32) 
    mah io non penso che avrò di questi problemi, non alle medie. c'è una sola scuola media, c'è poco da scegliere. che poi cosa faccio, mi sposto di chilometri per fargli fare quella data scuola? cosa offre di così speciale rispetto alle altre? cosa cambia, la lingua straniera? o che altro? sarà anche vero che io sto fuori dalla scuola e posso non essere aggiornata. ma c'è bisogno di aggiornarsi addirittura per le scuole medie???? non basta che gli insegnanti/genitori che conoscono il bambino lo indirizzino verso ciò che gli è più congeniale? ma addirittura ci facciamo le pippe sul passaggio elementari/medie? no perchè fra un anno mi ci ritroverò anche io e non ho mai pensato che ci fosse un qualcosa da scegliere.... la cosa mi lascia veramente così :o:

    ma anch'io pensavo che non ci fosse niente da scegliere.
    e invece si'.

    ci sono quelle che fanno il latino e quelle che non lo fanno, quelle che fanno il trinity e quelle che non lo fanno, quelle che hanno come secodna lingua solo il francese, quelle che hanno solo lo spagnolo, quelle che hanno solo il tedesco, quelle che hanno le certificazioni anche in queste lingue con insegnanti madre lingua che vengono a fare corsi, e quelle con normalissimi insegnanti italiani che non non si sognano neanche di parlare in lingua, poi ci sono tutte le variegate proposte di medie "musicali" a numero chiuso con test d'ingresso, quelle con un rientro al pomeriggio, quelle con due, quelle con uscita obbligatoria alle 15.30 per tutto gli indirizzi, quelle che finiscono alle 13.20 e quelle che finiscono alle 13.50 senza pranzo. quelle con la mensa e quelle no. quelle con i campi sportivi o palestre e quelle che non hanno quasi nulla.

    guarda, la scelta e' pressoche' infinita. (ovvio, magari in un paesino ce n'e' una e basta), ma tutte le scelte che ho citato sono solo quelle che ci sarebbero in scuole abbstanza vicino a casa mia.

    mary_n
     
    .
  6. paniscus
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (mary_n @ 22/11/2010, 00:28) 
    CITAZIONE (paniscus @ 22/11/2010, 00:22) 
    Invece progressivamente la percezione è diventata quella delle "scuole giuste per chi non ha voglia di studiare ADESSO", ossia scuole dove si pensa che sia richiesto di impegnarsi poco, e che sia facilissimo essere promossi, diplomarsi e prendere voti alti, facendo il meno possibile.

    Siccome questo invece non è vero, e non è mai stato vero, è per quello che c'è una percentuale di bocciature e di abbandoni molto più alta che nei licei...

    questo e' sempre stato vero.
    tu ci sei dentro. quindi ti do' atto che ora hai il polso della situazione piu' di altri, ma chi ha i figli di 14 anni, ha il ricordo delle scuole superiori di almeno 20 anni fa, quindi quando questa cosa era MOLTO vera.

    Abbi pazienza, ma NON E' VERO che "in passato fosse così e che adesso il livello si sia alzato". Anzi, è esattamente il contrario.

    Perché 20 o 30 anni fa, quelli completamente demotivati allo studio, alle superiori non ci andavano proprio. Non necessariamente per esclusione sociale o per tentativo fallito, ma proprio per scelta: esisteva una significativa fetta di ragazzi che, dopo la terza media, sceglieva deliberatamente di non continuare a studiare affatto, per andare subito a cercare lavoro, o magari per fare un corso di avviamento pratico molto breve, per poi cercare lavoro immediatamente dopo. La cosa non era vista come disonorevole, né come una spia di disagio sociale o di comportamento a rischio: era considerata una normale scelta rispettabile come tutte le altre, onesta, e adeguata a chi non aveva voglia di studiare. Per cui, ai tecnici e ai professionali ci andavano sì, quelli "del livello più basso tra quelli che continuavano a studiare", ma si trattava sempre di gente enormemente selezionata in positivo rispetto a quelli che ci vanno oggi. Quelli che realmente non volevano saperne della scuola, non ci andavano, e non li si vedeva nemmeno lì.

    Adesso, invece, la scelta di smettere di studiare e cercare lavoro subito non è più considerata ammissibile, e il provare a iscriversi alle superiori almeno per un anno o due, anche se poi non si finisce, è praticamente obbligatorio. Ovviamente, tutta questa categoria di ragazzi che in altre circostanze avrebbero smesso, non va al liceo, ma si iscrive in massa ai professionali, e in misura minore anche ai tecnici. Ma resta il fatto che si tratta di persone che non hanno la minima motivazione a studiare, che vanno a scuola solo perché si sentono obbligati senza capire bene il perché, o perché altrimenti non saprebbero che altro fare. In qualche caso, addirittura, partono già all'inizio con l'idea di stare lì a vegetare solo per un anno o due, finché non superano l'età dell'obbligo di legge. Spero che sia chiaro che lavorare in una classe di TRENTA (perché adesso le prime sono tutte così) in cui ce n'è una decina di questo tipo, diventa un incubo, sia per l'insegnante, sia per i restanti compagni che invece vorrebbero studiare, e che hanno scelto quel tipo di scuola perché lo apprezzavano davvero...

    Lisa
     
    .
  7. mary_n
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (paniscus @ 22/11/2010, 01:00) 
    Perché 20 o 30 anni fa, quelli completamente demotivati allo studio, alle superiori non ci andavano proprio. Non necessariamente per esclusione sociale o per tentativo fallito, ma proprio per scelta: esisteva una significativa fetta di ragazzi che, dopo la terza media, sceglieva deliberatamente di non continuare a studiare affatto, per andare subito a cercare lavoro, o magari per fare un corso di avviamento pratico molto breve, per poi cercare lavoro immediatamente dopo.

    no, dai...
    non stai parlando di 20-30 anni fa.
    io le medie le ho finite 35 anni fa piu' o meno... e allora non c'era assolutamente nessuno che smettesse completamente di studiare. il diploma ci provavano tutti a prenderlo. magari con risultati miserrimi e con bienni o trienni in scuole private per recuperare gli anni persi in bocciature, ma che andassero a lavorare no.
    stai parlando di tempi molto piu' addietro...

    per quanto riguarda il numero.... da me al liceo si partiva in 34-36... per classe. il problema era solo in prima perche' poi, in secodna si era sui 18 + i bocciati recuperati. con tutti i recuperi dei bocciati dei vari anni si arrivava in quinta in 15-16.

    mary_n
     
    .
  8. paniscus
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (mary_n @ 22/11/2010, 01:08) 
    CITAZIONE (paniscus @ 22/11/2010, 01:00) 
    Perché 20 o 30 anni fa, quelli completamente demotivati allo studio, alle superiori non ci andavano proprio. Non necessariamente per esclusione sociale o per tentativo fallito, ma proprio per scelta: esisteva una significativa fetta di ragazzi che, dopo la terza media, sceglieva deliberatamente di non continuare a studiare affatto, per andare subito a cercare lavoro, o magari per fare un corso di avviamento pratico molto breve, per poi cercare lavoro immediatamente dopo.

    no, dai...
    non stai parlando di 20-30 anni fa.
    io le medie le ho finite 35 anni fa piu' o meno... e allora non c'era assolutamente nessuno che smettesse completamente di studiare. il diploma ci provavano tutti a prenderlo. magari con risultati miserrimi e con bienni o trienni in scuole private per recuperare gli anni persi in bocciature, ma che andassero a lavorare no.
    stai parlando di tempi molto piu' addietro...

    Io ho finito le medie nel 1983, quindi anche diversi anni dopo di te, e dico quello che ho visto di persona.

    Ma sul serio, OGGI, qui e ora, non ti è mai capitato di incrociare quarantenni o cinquantenni che non hanno mai continuato a studiare dopo la scuola dell'obbligo, o che hanno fatto corsi professionali brevi di indirizzo esclusivamente pratico?

    Voglio dire, tra quelli che conosci tu che facciano i muratori, i panettieri, le parrucchiere, le estetiste, gli idraulici, sono tutti sopra ai 60 anni? O sono tutti col diploma di maturità?

    Io, di gente della mia generazione, che non ha studiato, e che svolge con successo mestieri artigianali che non richiedevano di studiare, ne vedo moltissima. Tu veramente non la vedi?

    Lisa
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Explorer II

    Group
    Member
    Posts
    4,561
    Location
    etruria

    Status
    Offline
    io sono del 70 e confermo quello che dice Lisa. c'erano ragazzi che decidevano di andare a lavoraree nons tudiare più. qualcuno che faceva il liceo perchè aveva comunque intenzione di proseguire con l'università e gente come me che sceglieva il tecnico per trovare lavoro SUBITO e specifico, non sempre per mancanza di voglia di studiare. nel mio ragioneria/programmatore si studiava. meno che nel liceo ma si studuava. e tutti dopo abbiamo cercato SUBITO un lavoro senza iscrizioni universitarie. chi non aveva volgia di studiare andava alle magistrali e stop.
    quanto alle medie, orari a parte, mi pare che ci sia ben poco da scegliere. cosa vuoi che me ne importi della musica ad esempio? se mio figlio è dotato va al conservatorio non alla media che fa il piffero. e la palestra? bhe si sa, la scuola è quella che è, se aspettiamo che a fargli fare un po' di sport sia la scuola campa cavallo...... le lingue? bhe si faccia inglese e poi si può scegliere la seconda lingua ma quella credo si possa scegliere anche senza cambiare scuola. tutte queste differenze fondamnetali non mi pare ch eci siano. faccio salvi gli orari, un motivo che potrebbe sì spingere a scegliere la tal scuola piuttosto che un'altra...
     
    .
  10. mary_n
     
    .

    User deleted


    non lo so.
    anche i genitori dei compagni che lavorano in negozi, o fanno i parrucchieri il diploma ce l'hanno.
    muratori italiani direttamente non ne conosco (esistono ancora?), conosco imbianchini ecc, ma sopra i 60 anni.
    per il resto, mio padre che di anni ne ha quasi 90, ha cominciato a lavorare a 14 anni, ma gli studi li faceva serali, quindi a 19 aveva cmq il diploma.

    mary_n
     
    .
  11. mary_n
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Moren@ @ 22/11/2010, 01:34) 
    io sono del 70 e confermo quello che dice Lisa. c'erano ragazzi che decidevano di andare a lavoraree nons tudiare più. qualcuno che faceva il liceo perchè aveva comunque intenzione di proseguire con l'università e gente come me che sceglieva il tecnico per trovare lavoro SUBITO e specifico, non sempre per mancanza di voglia di studiare. nel mio ragioneria/programmatore si studiava. meno che nel liceo ma si studuava. e tutti dopo abbiamo cercato SUBITO un lavoro senza iscrizioni universitarie. chi non aveva volgia di studiare andava alle magistrali e stop.
    quanto alle medie, orari a parte, mi pare che ci sia ben poco da scegliere. cosa vuoi che me ne importi della musica ad esempio? se mio figlio è dotato va al conservatorio non alla media che fa il piffero. e la palestra? bhe si sa, la scuola è quella che è, se aspettiamo che a fargli fare un po' di sport sia la scuola campa cavallo...... le lingue? bhe si faccia inglese e poi si può scegliere la seconda lingua ma quella credo si possa scegliere anche senza cambiare scuola. tutte queste differenze fondamnetali non mi pare ch eci siano. faccio salvi gli orari, un motivo che potrebbe sì spingere a scegliere la tal scuola piuttosto che un'altra...

    appunto, quindi stai dando ragione a me, non a lisa.
    o si faceva il tecnico o le magistrali, il lavoro SUBITO come dici tu, era dopo il diploma. non prima, a 14 anni.
    lei sta dicendo che la gente lasciava la scuola a 14 anni.

    per quanto riguarda la scuola, il piffero lo fanno le scuole non musicali: quelle musicali, fanno pianoforte, clarino, violino, chitarra classica, canto corale, tengono concerti in teatri, fanno settimane in estate solo musicali, viaggi d'istruzione a salisburgo...

    la seconda lingua in generale non si sceglie. se la scuola fa spagnolo, spagnolo e'.
    anche se non ti frega niente dello spagnolo.
    idem per il francese, che non serve piu' a niente.

    per lo sport. i miei figli fanno basket, nella squadra della scuola (cioe' della societa' nata dalla scuola) che e' una squadra di basket vera (che ha il settore femminile maggiore in serie A nazionale). altre scuole col cavolo che hanno questa possibilita'.

    mary_n
     
    .
  12. sonochiara
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    in che cosa consiste, spesso, il consiglio orientativo che arriva dalle medie?

    In un test attitudinale su interessi e gradimenti, e in uno più tecnico sulle varie materie.

    I risultati di questi due test vengono 'incrociati' in un diagramma, che viene consegnato e spiegato ai genitori in un incontro con insegnanti di classe e la psicologa che ha somministrato i test; nello stesso incontro si propone un ventaglio di scuole possibili. Sia i ragazzi che i genitori hanno avuto incontri informativi sulla scuola secondaria superiore.

    Semmai l'autogol clamoroso è prevedere la consegna di questi test in un sabato pomeriggio di dicembre nel quale la stragrande maggioranza delle scuole superiori è aperta per l'open day.

    Avendo una figlia in terza media, ho ben presente l'iter, che comunque aveva fatto pari pari anche l'altro figlio.

    CITAZIONE
    una volta si andava al tecnico per non studiare, e cosi' era.

    Oggi gli istituti tecnici sono consigliati solo ai ragazzi con buoni risultati e impegno costante, perché per certi versi (numero di materie, orario) sono nettamente più impegnativi di un liceo. Non è un caso se le iscrizioni ai tecnici sono drammaticamente in calo.

    CITAZIONE (paniscus @ 21/11/2010, 23:58) 
    Per un ragazzino di capacità medie e di famiglia di cultura media, semmai, è esattamente il contrario: l'impatto iniziale con la prima classe di un istituto tecnico è più pesante di quello con la prima classe di un liceo. Perché le ore di lezione sono di più, le materie sono di più, i libri sono di più, i linguaggi nuovi da imparare sono di più, gli insegnanti sono di più, e molti degli argomenti presentati sono del tutto nuovi, mai visti prima.


    Per chi l'ha scelto consapevolmente perché AMA le materie pragmatiche più dei voli pindarici, è un paradiso... ma per chi semplicemente aveva poca voglia di darsi da fare, e l'ha scelto solo perché pensava che ci fosse da studiare di meno che al liceo, è un trauma, di brutto.

    Lisa

    ecco.

    CITAZIONE (Moren@ @ 22/11/2010, 00:14) 
    soffrire un po' ti fa crescere e fa diventare uno sbaglio motivo di crescita. sarà un caso che molti ragazzini di oggi non si sforzano più di tanto perchè c'è mammà che le da tutte vinte? come mai tutti questi professori cattivoni tutti questi problemi di relazione insomma sveglia no? poi ci lamentiamo dei bamboccioni quando ce li cresciamo noi in questo modo

    guarda, ti auguro di non dover mai affrontare un insuccesso scolastico dei tuoi figli, perché se parti da presupposti come questo la vedo molto ma molto ma molto dura.

    PS mio figlio, quando si è trovato in difficoltà, non ha mai pensato di cambiare scuola, e nemmeno noi. Ha felicemente ripetuto l'anno, cosa che è servita per la sua maturazione globale, e continua ad andare bene. Ma costringere, come leggo nelle tue parole, un adolescente in crisi a rimanere in una data scuola per puntiglio, e perché la sofferenza fa crescere, è un errore che può avere conseguenze incalcolabili. O pensi che l'autostima sia una cosa inutile , e un concetto moderno da buttare via in favore dei buoni e sani scapaccioni?

    CITAZIONE
    se gia' non si capiscono le medie, figuriamoci la pletora di proposte per la secondaria di secodno grado.

    le medie con gli indirizzi sono pochissime, e gli indirizzi si riducono in genere a musicale e sportivo

    la pletora di proposte per la scuola secondaria di secondo grado è stata drasticamente ridotta. Perdendo, secondo me, non poche proposte coerenti e collaudate, tra cui un paio che sarebbero andate a pennello per mia figlia. La quale, adesso, si troverà a fare scelte su un ventaglio molto ridotto.

    E non parliamo della riduzione globale di orari e materie all'interno delle singole scuole, con scelte anche qui al ribasso.

    CITAZIONE (mary_n @ 22/11/2010, 01:08) 
    CITAZIONE (paniscus @ 22/11/2010, 01:00) 
    Perché 20 o 30 anni fa, quelli completamente demotivati allo studio, alle superiori non ci andavano proprio. Non necessariamente per esclusione sociale o per tentativo fallito, ma proprio per scelta: esisteva una significativa fetta di ragazzi che, dopo la terza media, sceglieva deliberatamente di non continuare a studiare affatto, per andare subito a cercare lavoro, o magari per fare un corso di avviamento pratico molto breve, per poi cercare lavoro immediatamente dopo.

    no, dai...
    non stai parlando di 20-30 anni fa.
    io le medie le ho finite 35 anni fa piu' o meno... e allora non c'era assolutamente nessuno che smettesse completamente di studiare. il diploma ci provavano tutti a prenderlo. magari con risultati miserrimi e con bienni o trienni in scuole private per recuperare gli anni persi in bocciature, ma che andassero a lavorare no.
    stai parlando di tempi molto piu' addietro...

    Assolutamente no. Nella mia terza media siamo stati esattamente in TRE a continuare gli studi; tutti gli altri hanno cominciato subito a lavorare.

    Il biennio delle superiori, attualmente, è obbligo scolastico per tutti.

    La scappatoia pere chi proprio non ha voglia di studiare, ma deve farlo fino a 16 anni, sono i CFP, centri di formazione professionale organizzati dalle singole regioni. Alcuni funzionano molto bene, altri meno; tutti propongono stages di mesi nelle aziende (anche nel pubblico, abbiamo una ragazzina in segreteria a scuola che fa il tirocinio) per lungi periodi.
     
    .
  13. centocchi
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (davita @ 21/11/2010, 23:13) 
    Io sono lontana anni luce (per ora) da questo tipo di problemi. Se però vedessi che i miei figli, al primo anno delle scuole superiori, sono oggettivamente in difficoltà, per i motivi più vari, non ultimo quella di affrontare un impegno nuovo e difficile come il passaggio dalle medie alle superiori) e se dopo aver tentato di incoraggiarli, vedessi che sono tristi, si scoraggiano, pensano di non farcela, non riescono a legare con compagni e professori ecc. (indipendentemente dalla possibilità di essere bocciati o meno), non escluderei anche l'ipotesi di cambiar scuola. Non per fare il pellegrinaggio tra le scuole, ma semplicemente perchè a volte se un adolescente parte con il piede sbagliato, e vive la scuola con un ansia eccessiva (che poi mina le prestazioni che a loro volta causano ansia) magari si rischia di far peggio a perseverare.
    Sinceramente non la vedo, di per sé, una scelta deleteria. Diverso è il peregrinare tra le scuole o il giustificare a tutti i costi lo scarso impegno. Nel caso della nipote di Jasmine, però, la scelta d cambiar scuola non è stata negativa: quindi perchè no?

    QUOTO
     
    .
  14. Neigedu
     
    .

    User deleted


    Non so come funzioni oggi la scuola ma ho ricordi ben precisi di quando alle superiori andavo io.

    Ho scelto un istituto tecnico perchè mi piacevano le materie e mi piaceva il possibile sbocco lavorativo includendo in questo percorso anche l'università.
    Le ore erano tantissime, oltre alle materie tipiche si aggiungevano ore di materie tecniche pesanti, il carico di lavoro era notevole ed erano necessarie moltissime ore di lavoro.
    Ricordo il numero di defezioni di ogni anno: ragazzi che abbandonavano per andare in altre scuole durante l'anno scolastico (nei primi mesi ma anche a febbraio/marzo) a cui si aggiungevano i bocciati numerosissimi.
    Per dirvi che eravamo l'unione di due classi, una di 34 e la mia di 36 alunni, ci siamo diplomati in 14!

    Le giustificazioni di allora erano: i professori non capiscono il ragazzo, i professori ce l'hanno con il ragazzo, il ragazzo si trova male con i compagni, ha paura di questo e di quello.

    Mai: non ha voglia di studiare, che era la verità

    Bianca
     
    .
  15. Neigedu
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (mary_n @ 21/11/2010, 23:29) 
    CITAZIONE (paniscus @ 21/11/2010, 22:58) 
    E ovviamente NON perché nei licei si iscriva gente clamorosamente brava, eh.

    Lisa

    be', questo e' discutibile.
    io non ho mai preso in cosiderazione, nemmeno per mezzo secodno di fare un'istituto tecnico.
    i miei nipoti, bravissimi, usciti con tutti 10 dalle medie, nemmeno. altri ragazzini che conosco, idem. classico o scientifico.
    si fossero iscritti al tecnico, di certo non sarebbero stati rimandati, o bocciati, ma semplicemente quelli che hanno possibilita' buone di andare avanti non scelgono il tecnico.
    cosi' e' sempre stato e cosi' e' ancora ora.
    quindi la popolazione, e' necessariamente molto diversa.

    poi, magari e' anche cambiata la scuola. una volta si andava al tecnico per non studiare, e cosi' era.
    mary_n

    Quello che scrivi non solo è un insulto generalizzato ma anche falso.

    Quando ho dovuto scegliere la scuola superiore, nonostante tutti i professori mi consigliassero il liceo e i miei genitori concordassero la mia scelta è andata verso l'istituto tecnico proprio in funzione di specifiche materie che non avrei più potuto approfondire in egual modo nemmeno all'Università.

    Probabilmente tu sei vissuta su un pianeta diverso, sul mio non si andava al tecnico per non studiare, anzi!

    E per esperienza diretta in campo professionale, nonostante laureati alla Bocconi con cui ho e sto lavorando, se alle spalle non sono stati fatti studi tecnici le lacune sono troppe ed evidentissime.

    Nonostante i tuoi studi sei ottusa e stolta.

    Bianca
     
    .
96 replies since 21/11/2010, 21:07   9789 views
  Share  
.