quelli che vogliono cambiare scuola

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    CITAZIONE (sonochiara @ 22/11/2010, 08:03)
    guarda, ti auguro di non dover mai affrontare un insuccesso scolastico dei tuoi figli, perché se parti da presupposti come questo la vedo molto ma molto ma molto dura.

    PS mio figlio, quando si è trovato in difficoltà, non ha mai pensato di cambiare scuola, e nemmeno noi. Ha felicemente ripetuto l'anno, cosa che è servita per la sua maturazione globale, e continua ad andare bene. Ma costringere, come leggo nelle tue parole, un adolescente in crisi a rimanere in una data scuola per puntiglio, e perché la sofferenza fa crescere, è un errore che può avere conseguenze incalcolabili. O pensi che l'autostima sia una cosa inutile , e un concetto moderno da buttare via in favore dei buoni e sani scapaccioni

    guarda chiara che sono straconvinta che l'insuccesso scolastico, in un ragazzo normodotato, abbia come componente principale il fatto che non si studia. punto. poi ci possono essere tutte le variabili di questo mondo, da peppino che mi prende in giro o la professoressa che ce l'ha con me ma il punto principale è la mancanza di studio. ora se dopo tre mesi mio figlio vuole cambiare scuola con motivazioni del tipo "non mi piace" a me non sta bene affatto. proprio per i motivi citati da lisa. o ha brutti voti su parecchie materie e si ritroverebbe gli stessi votacci nell'altra scuola, o li ha su un paio e quindi la cosa è serenamente superabile magari con un aiuto esterno. in tutti i modi la scuola dopo tre mesi non te la faccio cambiare non se non ci sono GRAVI motivi. intanto perchè cambiare scuola qua non è poi così facilissimo abitando in provincia e comunque questo cambio avrebbe delle ripercussioni su tutta la familgia e a mio modo di vedere deve essere veramente necessario. io dico, proviamo a superare le difficoltà insieme e cerchiamo di non perdere l'anno, se poi proprio sei deciso la scuola la cambiamo a fine anno. che poi diciamocelo, io mi accorgo PRIMA che mio figlio è in difficoltà, non dopo tre mesi. e si corre PRIMA ai ripari...
     
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  2. Mcihela
     
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    scusa: ti accorgi prima che è in difficoltà, non dopo tre mesi, cosa significa?
    che il primo giorno di scuola (superiore) te ne accorgi?
     
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    me ne accorgo dopo un mese qando arrivano i privi voti. o dovrei dormirci sopra? e se me ne accorgo dopo tre mesi come soluzione non faccio altro che cambiargli scuola sperando nel miracolo dei tre che diventano otto da un giorno all'altro? ma che soluzione è? non sarà invece che certi genitori di cui parla lisa gli fanno cambiare scuola proprio perchè si illudono del miracolo e intanto vengono bocciati ugualmente? ma hai preso una strada? a tr emesi dall'inizio non possiamo già cercare scorciatoie e che cazzo
     
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  4. Mcihela
     
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    non lo so Morena, ci si deve passare.
    Se dopo un mese uno ha 3 in tutte le materie non so: innanzi tutto non è detto che i voti siano gli stessi dopo tre mesi, gli si vorrà dire a questi ragazzi di impegnarsi?
    Io ho ricordi vaghi del mio biennio alle superiori, a parte un paio di materie nuove (calcolo attuariale e stenografia, ah, anche francese) nelle altre materie ho vissuto di rendita: e non ero eccelsa e nemmeno mi spaccavo la testa sui libri, oltretutto alle medie ho avuto diversi cambi di insegnanti sia in italiano/storia/geografia che in matematica.
    Per cui sono dell'idea che ci si debba passare con il proprio figlio, e poi sperare che studi e si impegni.
    Poi non so: se uno non è portato per la matematica non va allo scientifico, che magari nel biennio se la cava (dice lisa che più o meno i programmi si equivalgono) ma poi schiatta.
     
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  5. mil-ka
     
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    Aaaaarggh mi si è cancellato tutto, avevo scritto un papiro, confermando quanto detto da lisa (io classe 69 e più della metà dei compagni delle medie è andato a lavorare dopo la terza media) sul fatto che 30 anni fa non era poi così scontato proseguire gli studi (spesso, e citavo appunto una compagna di cui mi ricordo benisssimo, anche chi aveva ottime capacità era forzato dalla famiglia ad andare a lavorare, perchè così decideva il papà).

    Io stessa dicevo avevo scelto un CFP (scuola regionale) con indirizzo operatore turistico perchè ci andava la mia migliore amica (spinta dai suoi; a me per contro, i miei non imposero mai nulla, anzi mi appoggiarono anche per il CFP nonostante avessi buone capacità). Finiì che mi inserirono nel corso di operatore d'ufficio dove materie come matematica, tecnica aziendale e ragioneria (oh a livelli di CFP eh) erano prevalenti e dove io andavo MA-LI-SSI-MO.

    Cambiai scuola a giugno, mi iscrissi ad un tecnico per il turismo, lo portai a termine e mi iscrissi all'università (finita pure quella). Il tutto partendo da un modesitissimo CFP (che, non per dire, ma date le mie capacità, poteva essere benissimo snobbato a favore di un più quotato liceo o tecnico.

    Cmq ora fanno mesi e mesi di orientamento, con test, prove attitudinali, colloqui con psicologi che aiutano a scegliere o a capire quale è la tua strada, non solo basandosi sui voti ma anche su "cosa ti piace studiare" , cosa ti piace "approfondire" (tipo il mio andrea matematica è il suo tallone d'achille, lo è sempre statoe non gli piace nemmneo studiarla; ovvio che con queste premesse uno scientifico sarebbe stato sconsigliato, MA se lui avesse cmq trovato piacevole la matematica, studiarla, approfondirla, si fosse reso conto che dedicando più ore allo studio della matematica e fosse stato disposto a farlo, non gli avrebbero certo precluso questa possibilità - non so se mi sono spiegata).


    Ora ho poco tempo per proseguire, spero di avere più tempo domani per continuare qs discorso, davvero interessante.

     
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    di certo c'è che cambiare scuola dopo tre mesi è un'assurdità, cercherei altre soluzioni ma non quella. prende tutti tre? mi verrebbe volgia di farlo andare a raccogliere le olive per due settimane, del resto a fine novembre è periodo buono. chissà che non gli venga voglia di COMINCIARE a studiare o decida invece di fare il mezzadro. andiamo su, ce la fanno gli altri ce la puoi fare anche tu. ti aiuto con tutto quel che posso ma non è cambando scuola che risolvi i tuoi problemi di studio, è finendola di stare attaccato alla playstation o di star fuori con peppino che potrai trovare dei risultati. presente la parola impegno? ecco proprio quella. se tu la usi non dico tutti, ma quasi tutti i tuoi tre diventano sei.
     
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  7. sonochiara
     
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    CITAZIONE
    Invece adesso non c'è assolutamente più nessuno (a parte qualche straniero) che li prende in considerazione subito, volontariamente, come prima scelta: normalmente, chi approda al CFP ci arriva a 17-18 anni, dopo aver già finito le medie da due o tre anni, aver tentato di iscriversi in qualche istituto tecnico o professionale ed essere stato ripetutamente bocciato (e magari anche avendo fatto il giro di più scuole diverse, come si diceva all'inizio).

    no no, qui moltissimi ragazzi, anche italiani, ci vanno direttamente dopo la terza media.
     
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  8. Kotta
     
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    Lisa, tu parli di scuola superiore?
    ti assicuro che conosco casi simili anche alla primaria e alle medie e, spesso, questo "fuggi fuggi" non è solo causato solo da un rendimento negativo dello studente ma, soprattutto, dai genitori che sono convinti che il figlio sia "sprecato" per la tale scuola.
     
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  9. Mcihela
     
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    CITAZIONE (Moren@ @ 22/11/2010, 15:42) 
    di certo c'è che cambiare scuola dopo tre mesi è un'assurdità, cercherei altre soluzioni ma non quella. prende tutti tre? mi verrebbe volgia di farlo andare a raccogliere le olive per due settimane, del resto a fine novembre è periodo buono. chissà che non gli venga voglia di COMINCIARE a studiare o decida invece di fare il mezzadro. andiamo su, ce la fanno gli altri ce la puoi fare anche tu. ti aiuto con tutto quel che posso ma non è cambando scuola che risolvi i tuoi problemi di studio, è finendola di stare attaccato alla playstation o di star fuori con peppino che potrai trovare dei risultati. presente la parola impegno? ecco proprio quella. se tu la usi non dico tutti, ma quasi tutti i tuoi tre diventano sei.

    ti dirò che su questo concordo
    ma: non è autoimatico che pigli tre, i genitori ti dicono studia di più, e magicamente il ragazzo si rimette in carreggiata.
    si chiama RIBELLIONE. I più se ne fegano, altrimenti non avrebbero tutti tre ma qualche sufficienza.
    Dopodichè, se decidi di cambiare scuola dovrebbe essere perhcè hai capito che quelle proprio non fa per te.
    Ma dopo tre mesi mi pare comuqnue presto.
    A meno che ti sia iscritto, che so, al liceo artistico pensandoti giotto ma tu non sia in grado di disegnare nulla.
     
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  10. sonochiara
     
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    appunto: prova ad avere a che fare con l'insuccesso scolastico di un figlio, poi mi sparai dire qual è la tua ricetta magica.

    Considerando anche che il biennio è scuola dell'obbligo, e che quindi il passaggio ad un'attività manuale non è contemplato, e che potrebbe anche essere gradito al ragazzo/a in questione. Ma di nuovo, prima dei 18 anni non trovi un lavoro se non in nero, e anche dopo non è che il panorama lavorativo sia rose e fiori.

    E aggiungo che l'insuccesso scolastico può anche colpire ragazzi normodotati, se non più della norma, che hanno frequentato le medie senza il minimo problema, e che non sempre lo si può ridurre al fattore della 'non voglia'. E se pure di non voglia si trattasse, che fai?
     
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  11. Mcihela
     
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    arg, non voglio più leggere
    io intanto gli ripeto come un mantra "guarda che alle superiori se non studi ti bocciano, vuoi che ti succeda quel che è successo a tuo cugino?" per ora mi dice di no, ma chi lo sa!
     
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  12. Giovanna200771
     
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    confermo quanto successo nel mio paesello nel 1985: siamo andati avanti dopo le medie in 8, all'università solo io. Mia sorella classe 1964 è stata l'unica ad andare avanti dopo le medie e successivamente laurearsi. Forse in città era diverso, ma nei paesi di campagna si iniziava a lavorare appena fuori dalle medie. Le ragazze spesso finivano nel tessile, i ragazzi facevano i falegnami. Addirittura ho avuto due compagne di classe che dopo le medie hanno fatto le...CASALINGHE.Una è una mia cara amica che si è sposata lo scorso anno e nella sua vita non ha mai fatto nulla.
     
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  13. motherlal
     
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    CITAZIONE (Giovanna200771 @ 22/11/2010, 17:30) 
    confermo quanto successo nel mio paesello nel 1985: siamo andati avanti dopo le medie in 8, all'università solo io. Mia sorella classe 1964 è stata l'unica ad andare avanti dopo le medie e successivamente laurearsi. Forse in città era diverso, ma nei paesi di campagna si iniziava a lavorare appena fuori dalle medie. Le ragazze spesso finivano nel tessile, i ragazzi facevano i falegnami. Addirittura ho avuto due compagne di classe che dopo le medie hanno fatto le...CASALINGHE.Una è una mia cara amica che si è sposata lo scorso anno e nella sua vita non ha mai fatto nulla.

    che schifo ed è rimasta tua amica nonostante sia diventata CASALINGA!


    Lalla
     
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    guarda Chiara che qua c'è un malinteso. in casa mia non esiste "non ho voglia" per quanto riguarda lo studio. se non hai voglia te la fai venire ma che discorsi sono? io ho voglia di sbattermi per uno che non ha voglia di fare una sega? mio marito va a prendere schiaffi in giro per te che non hai voglia di fare IL MINIMO sindacale? non funziona così. funziona che ci sono dei doveri, POCHI ma ci sono. qua in casa mia si pretende il MINIMO ma SI PRETENDE anzi non si pretende nemmeno da quanto è SCONTATO. per il resto si da tutto il possibile, tutto e di più ma a fronte dell'impegno scolastico. e questo loro lo sanno ADESSO. è una cosa OVVIA ma da che mondo e mondo io debbo piegarmi alle paturnie di un tredicenne? non sarà il tredicenne che deve adeguarsi a questo? ma cosa ti gira in quel cervello bacato? bhe amico mio per quanto noi ti si voglia bene tu vai a scuola finchè devi, se sei bocciato sono cazzi tuoi ma questo avrà delle ripercussioni SULLA TUA VITA, non lo faccio per sport di rimproverarti. io credo che se ha un minimo di sale in zucca si renderà conto che con il nostro aiuto può superare il momento altirmenti amen ma a lavorare ci va e di corsa. spiacente ma io non sono lo zerbino di nessuno nemmeno dei miei figli, in casa a non fare una sega non ci stanno, non in casa mia. se hanno problemi cerchiamo di risolverli, sono disposta a tutto per loro ma non ad essere presa per il culo, non dopo tutto quello che mi sbatto per dargli un futuro. quindi do il mio tempo, posso pagare quello altrui, possiamo valutare se finito l'anno puoi trovarti meglio in una seconda scuola possiamo incontrare gli insegnanti ma non fare una sega e dire NON HO VOGLIA non è contemplato. punto.
     
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  15. Giovanna200771
     
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    CITAZIONE (motherlal @ 22/11/2010, 17:51) 
    CITAZIONE (Giovanna200771 @ 22/11/2010, 17:30) 
    confermo quanto successo nel mio paesello nel 1985: siamo andati avanti dopo le medie in 8, all'università solo io. Mia sorella classe 1964 è stata l'unica ad andare avanti dopo le medie e successivamente laurearsi. Forse in città era diverso, ma nei paesi di campagna si iniziava a lavorare appena fuori dalle medie. Le ragazze spesso finivano nel tessile, i ragazzi facevano i falegnami. Addirittura ho avuto due compagne di classe che dopo le medie hanno fatto le...CASALINGHE.Una è una mia cara amica che si è sposata lo scorso anno e nella sua vita non ha mai fatto nulla.

    che schifo ed è rimasta tua amica nonostante sia diventata CASALINGA!


    Lalla

    a te non fa strano che una ragazza di 14 anni, finite le medie, con tanto di famiglia alle spalle, con madre casalinga, decida di non fare nulla. No lavoro, no studio, niente, di non costruirsi un futuro?

     
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