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paniscus.
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Anche io andavo a scuola sei giorni a settimana, non ricordo da che ora a che ora, ma più o meno dalle 8 alle 13, più un rientro pomeridiano di un paio di ore.
Ma all'epoca si andava a scuola il sabato in ogni grado di scuola: elementari e medie. Quindi eravamo... come dire... abituati.
Mia figlia (e tutti i suoi coetanei che vivono qui) invece a scuola di sabato non ci sono mai andati.
Laura, ma quello che sto cercando di dirti da diversi giorni è che si tratta esattamente della stessa situazione che c'è dalle parti mie, solo che NON VIENE AFFATTO vissuta come una catastrofe cosmica come la descrivi tu.
Qui la maggior parte dei ragazzi è "abituata" all'idea che c'è il sabato libero in tutte le elementari e nella maggior parte delle medie, ma che poi alle superiori in generale non c'è più (o almeno, non c'è più come NORMALITA', alcuni corsi ce l'hanno e altri no, ma comunque sanno benissimo che non è scontato).
Lo sanno, si organizzano in base a quello, e non è che si stracciano le vesti dalla disperazione come se fosse una tortura disumana...
La maggior parte dei miei alunni del liceo era abituata ad avere il sabato libero alle medie, ma si adegua a non averlo più al liceo.
E tengo molto a ribadire che è stata una SCELTA di massa, non un vincolo imposto dalla scuola, perché la possibilità di attivare le classi a settimana corta c'era anche quest'anno, come in tutti i quattro o cinque anni precedenti, ma quest'anno non l'ha richiesta quasi nessuno, NEMMENO quelli che erano abituati ad avere il sabato libero alle medie. Perché evidentemente hanno pensato che per il percorso delle superiori non fosse indispensabile replicare in maniera identica gli stessi criteri che si adottavano alle medie.
Se è riuscita ad abituarsi al cambiamento di ritmo (e addirittura a SCEGLIERLO per decisione libera) perfino la famiglia di maryenne, che da anni ci viene presentata come il ricettacolo delle certezze granitiche assolute, possono riuscirci anche altri, no?
L..
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