discorsi vecchi ...

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  1. sonochiara
     
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    Barbara, in Francia sono a casa il sabato però.

    Non ho detto che sia insostenibile, molto pesante sì. E che l'abbia fatto io a suo tempo non significa che anche mia figlia adesso debba sobbarcarselo con gioia, eh, e pure ringraziando il cielo perché va a scuola di sabato, enorme fortuna. Perché è questo il tenore che sta prendendo questo thread, non quello di una riflessione su POSSIBILI alternative alla settimana scolastica di sei giorni. Che finora solo Laura 70 ha posto.

    Nessuno ha risposto perché questa peculiarità ci sia solo in Italia, tra l'altro, e difesa a spada tratta pure da moltissimi genitori, non solo dagli insegnanti. Poi si fa presto a scagliarsi sulla scuola arroccata sulle sue posizioni. Siccome anche noi andavamo a scuola il sabato è bene che ci vadano anche i nostri figli, no?

    Tra l'altro, rispondo ad una domanda posta pagine addietro: la mia prima figlia alle medie faceva 36 ore alla settimana, 6 mattine e tre rientri. Il figlio ne faceva 34, 6 mattine e due rientri. La figlia minore, grazie alla gestione Gelmini e ai relativi tagli, faceva sei giorni 8-13, l'orario che molti qui sognino. Peccato che per lei 'tutti i pomeriggi liberi' sia stato letto dai suoi insegnanti come 'allora possiamo dare molti più compiti a casa'. Cosa che hanno fatto, per tre anni.
     
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  2. barbara.1972
     
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    si ma la giornata scolastica è di 6 ore come in italia però distribuite tra mattino e pomeriggio dove nelle ore libere riescono anche a studiare anche perchè la scuola ti mette a disposizione i mezzi per poter studiare, biblioteche, internet, stazione pc ecc.
    quindi è la settimana scolastica è distribuita in modo che sia meno pesante rispetto alla nostra

    parlo sempre di superiori e non di primaria e medie
     
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  3. mary_n
     
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    CITAZIONE (sonochiara @ 21/10/2014, 15:21) 
    Mia figlia esce di casa prima delle 7, torna due volte alle 15, e le altre alle 14, compreso il sabato. E' leggerissimo, certo.

    sul fatto di uscire prima delle 7.....
    che dire....
    continuate a dare degli stronzi e degli idioti a quelli che abitano in citta', che sono furbi solo quelli che abitano in culo ai lupi.... e poi vi lamentate che I ragazzi fanno una vita del cavolo solo per andare a scuola???

    io scientemente proprio in vista di quello che avrebbero avuto bisogno I miei figli ho deciso di stare a Milano in zona piu' che servita.... I miei figli escono alle 7.35.... la scuola inziia alle 8.10 e loro arrivano in anticipo di 10 minuti abbondanti.... (ma tant'e'... non si riesce a convincere la figlia che potrebbe partire di casa un po' dopo perche' ha paura di arrivare tardi.... :D )

    certo che con I soldi dell'appartamento a Milano, mi compravo la villetta con giardino e piscina in mezzo al nulla.... e poi condannavo I miei figli a fare una vita del cavolo, con alzatacce, treni, pullman, senza avere compagni di scuola nelle vicinanze..... ma neanche per sogno!

    mary_n
     
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    porco mondo disco!

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    e già, perché tutti quelli che abitano nei paesi si son fatti la villa con piscina coi soldi delle tasse evase al fisco (risatina stolida in sottofondo)

    nessuno che vi abiti per effettiva necessità (perdurare di risatina stolida in sottofondo)
     
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  5. sonochiara
     
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    Ma certo, chi abita in paese da generazioni si dovrebbe trasferire in città al momento del concepimento dei figli, in modo che essi abbiano tutte le possibili scuole a portata di mano e non siano costretti a levatacce. Stupisce che non seguano il tuo consiglio.

    Verrebbero tutti a Milano naturalmente. Ma siccome le scuole superiori, secondo i tuoi piani, dovrebbero avere tutte la settimana lunga, resterebbero tutti a Milano anche nel cosiddetto weekend. Intasandoti le strade, come hai fatto notare più volte.

    Ma suvvia...
     
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  6. leura58
     
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    A parte che piuttosto di abitare nella zona di Mary_n (zona che conosco bene avendoci abitato una decina d'anni) preferisco stare in culo ai lupi ...
     
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  7. paniscus
     
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    Scusate, ma indipendentemente dal fatto che si possa esprimere liberamente qualsiasi opinione sulla valenza didattica della settimana corta, lunga, stiracchiata, a salti, a pallini... potremmo evitare di cascare sulla fallacia logica dell'imitazione esterofila?

    Voglio dire, ma chi se ne frega del fatto che "l'Italia è l'unico paese" in cui si fa o non si fa una certa cosa, indipendentemente che questo sia proprio vero o no?

    L'Italia è anche l'unico paese (o quasi) che prevede il sostegno per disabili con integrazione nelle classi normali, la stragrande maggioranza degli altri paesi si limita a piazzarli nelle scuole differenziate: dobbiamo dedurre che la soluzione adottata in Italia è per forza sbagliata, solo perché "siamo gli unici"?

    Boh, non capisco proprio...
     
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  8. jangie
     
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    CITAZIONE (paniscus @ 21/10/2014, 19:45) 
    Scusate, ma indipendentemente dal fatto che si possa esprimere liberamente qualsiasi opinione sulla valenza didattica della settimana corta, lunga, stiracchiata, a salti, a pallini... potremmo evitare di cascare sulla fallacia logica dell'imitazione esterofila?

    Voglio dire, ma chi se ne frega del fatto che "l'Italia è l'unico paese" in cui si fa o non si fa una certa cosa, indipendentemente che questo sia proprio vero o no?

    L'Italia è anche l'unico paese (o quasi) che prevede il sostegno per disabili con integrazione nelle classi normali, la stragrande maggioranza degli altri paesi si limita a piazzarli nelle scuole differenziate: dobbiamo dedurre che la soluzione adottata in Italia è per forza sbagliata, solo perché "siamo gli unici"?

    Boh, non capisco proprio...

    copiare per copiare, è una logica che non capisco
    le alternative non vengono proposte, dici, Chiara? Ma io le ho elencate, su base logica (programmi più ridotti, orario più concentrato - e relativi risultati scolastici peggiori)
    Laura ha proposto quello che a mio avviso è un giorno di studio perso (opinione mia, eh), quindi mi pare che si sta discutendo

    Dire "facciamo no sabato per copiare l'estero" senza considerare tutto il contorno in dettaglio, che senso ha?
    Mi sembrano le proposte generiche di certi politici, che per far passare certe linee, ci propinano la logica "ma all'estero si fa così"
    ( e che ce ne frega? se non si dimostra che è EFFETTIVAMENTE meglio per noi)
     
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  9. *jasmine
     
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    CITAZIONE (sonochiara @ 21/10/2014, 15:21) 
    CITAZIONE
    Mio figlio esce di casa alle 7, torna alle 15...e magari andasse il sabato!

    Mia figlia esce di casa prima delle 7, torna due volte alle 15, e le altre alle 14, compreso il sabato. E' leggerissimo, certo.

    Chiara, stavo facendo il nostro esempio, la situazione che viviamo in casa.

    Mio figlio va dal lunedì al giovedì dalle 8 alle 14, il venerdì va solo di pomeriggio dalle 14,15 alle 17,15 (per esigenze turni sulle classi che non bastano).

    Di fatto ha 4 giorni DI MERDA in cui ha TUTTE le materie con TUTTE le verifiche anche perché il venerdì pomeriggio ha 2 ore di motoria ed una di scienze.

    Io avrei preferito altre opzioni viste, uscire da scuola alle 12,20 ed essere a casa alle 13,30 gli avrebbe consentito di vedere spalmate le materie su 6 giorni con le varie verifiche, interrogazioni ecc.

    Ad ogni modo la scelta è stata sua e di certo non lo abbiamo ostacolato, anzi, lo stiamo supportando perché vediamo che è contento.
     
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  10. Nausica Silent
     
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    cmq a parte tutto
    settimana corta in un liceo classico o scientifico ancora ancora si può fare, ma in un tecnico o liceo artistico o cmq una scuola cha ha 30/36 ore ???
    ok staranno a casa il sabato ma si massacrano durante la settimana

    già hai 6 ore in più di un liceo (che appunto è un giorno in più) e magari lo devi pure ridistribuire su 5 gg

    non può andare per tutte le scuole a meno di creare un tempo pieno pure alle superiori
     
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    anima bella

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    CITAZIONE (barbara.1972 @ 21/10/2014, 16:21) 
    CITAZIONE (giulvia @ 21/10/2014, 16:11) 
    io continuo a non capire dove sta il problema.
    E' esattamente quello che hanno fatto moltissimi di noi ai nostri tempi.
    Ora è diventato insostenibile.
    Perchè? Che hanno di diverso i nostri figli? Perchè noi ce la facevamo e ce la dovevamo fare e invece noi di loro siamo convinti che non ce la possano fare o che sia pesantissimo farcela?

    ma soprattutto perchè ce la dovevamo fare? nel senso che non era un obbligo portare avanti le attiva extrascolatistiche la preferenza si dava alla scuola se poi uno riusciva a conciliare tutto tanto meglio altrimenti amen.

    infatti Barbara io mi sto riferendo esclusivamente alla scuola, non alle attività extrascolastice che sono una cosa a parte e che secondo me non devono interferire con la scuola. Chiara dice che l'orario dei suoi figli è pesante, io ribatto che è esattamente quello che facevamo noi genitori. Io avevo l'autobus alle 7.30 per essere a scuola alle 8.30, uscivo di casa alle 7.15 e rientravo tutti i giorni per le 14.15, 14.30. Molti miei compagni abitavano ancora più lontano di me dalla scuola e prendevano l'autobus alle 7 uscendo di casa alle 6.45 (io ho fatto il liceo in un paese diverso dal mio, nel mio non c'erano le scuole superiori, e quel liceo scientifico radunava gli studenti di molti paesi vicini, distanti anche una 40ina di km, e l'autobus non ti passava mica sotto casa, bisognava andarlo a prendere in centro paese). Poi quando si tornava a casa c'era da studiare e per fare tutto circa 4 ore di studio ci volevano sempre, quando più quando meno. Il sabato c'era scuola, la domenica ho sempre sdudiato, non tutto il giorno ma mi anticipavo qualcosa per la settimana successiva. Non è stato certo una passeggiata fare il liceo, ma manco sono morta. Non è obbligatorio fare le superiori, se le fai credo che ci devi mettere tutto l'impegno.
    Io personalmente non ce l'ho fatta a mantenere anche l'impegno sportivo, però facevo altre cose non è che stavo sempre chiusa dentro casa.

    CITAZIONE
    Siccome anche noi andavamo a scuola il sabato è bene che ci vadano anche i nostri figli, no?

    Non intendevo dire che siccome lo abbiamo fatto noi lo debbano fare per forza anche loro, se ci sono soluzioni migliori ben vengano.
    Però manco accetto questo continuo insistere su quanto sia pesante studiare per i nostri figli. Non sono diversi da noi, è stato pesante per noi e ce l'abbiamo fatta, senza tanti compatimenti da parte dei nostri genitori che si aspettavano che noi facessimo esattamente quello che abbiamo fatto.

    CITAZIONE (sonochiara @ 21/10/2014, 17:15) 
    Ma certo, chi abita in paese da generazioni si dovrebbe trasferire in città al momento del concepimento dei figli, in modo che essi abbiano tutte le possibili scuole a portata di mano e non siano costretti a levatacce. Stupisce che non seguano il tuo consiglio.

    qui ti do assolutamente ragione Chiara. Merienne, non è che in paese ci abitano le persone che vivevano in città e se ne sono andate per farsi la villa fuori. In paese, per la grande maggioranza, ci abitano persone che sono di quel paese e che hanno la famiglia in paese. Non è che sono cretini che se ne vanno via apposta per farsi i km per raggiungere scuole, università e posto di lavoro, semplicemente hanno il nucleo familiare li.
    Io a suo tempo ho scelto di andarmene e sicuramente ora i miei figli non hanno bisogno di viaggiare come ho fatto io per studiare, però non è stato quello il motivo per cui me ne sono andata. I miei nipoti (figli di mio fratello) sono rimasti li ed hanno fatto il liceo e poi l'università come ho fatto io, viaggiando, e sono ancora vivi e perfettamente in salute :lol:
     
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  12. Laura 70
     
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    A me però questi discorsi del "siccome ce l'abbiamo fatta noi, possono farcela anche loro" lasciano un po' perplessa...
    Io penso che i nostri figli abbiano tutte le carte in regola per fare ciò che abbiamo fatto noi e pure di più forse.
    Ma da sempre si cerca di migliorare la qualità della vita, anche dal punto di vista pratico-organizzativo. Se è possibile, perché no? Solo perché noi abbiamo fatto così e allora devono farlo anche loro, tanto non si muore mica?
    Mio nonno andava a piedi, io ora vado in macchina. Lui ce la faceva benissimo, faceva 5 km a piedi per andare a scuola al mattino. E il bagno in casa non ce l'aveva... E si lavava nell'acqua fredda...
     
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  13. marf1964
     
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    Ma vuoi mettere che tono da il dire che "sono tutte menate" ?
    Una improvvisamente c'ha tutta un'aria da donna tosta, che va per le spicce.... e tutto questo senza neppure mettersi degli occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero.
     
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  14. asile67
     
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    CITAZIONE (sonochiara @ 21/10/2014, 15:21) 
    CITAZIONE (jangie @ 20/10/2014, 16:38) 
    la scuola dovrebbe essere (come più avanti il lavoro) la necessità primaria, e quindi il resto dovrebbe adeguarsi.

    CITAZIONE
    la musica si puo' andare a sentire il sabato sera, invece che il venerdi'..... io stavo palrando di attivita' "essenziali" che gia' non ci stanno fisicamente nei 5 giorni aumentando le ore di scuola...... le varie ed eventuali, le lascio a chi se le puo' permettere.....

    CITAZIONE
    uscire con gli amici o andare a vedere spettacoli... be', francamente non vedo cosa ci sia di male nell'eventualità che anche i ragazzi vengano gradualmente abituati a fare come gli adulti, ovvero all'idea che ci si va quando si può, nel tempo libero, e NON che si debba rivendicare il diritto al tempo libero su misura per poterci andare quando si vuole.

    Posso dire che tutte queste posizioni sullo stile 'prima il dovere e poi il piacere' a me fanno semplicemente paura? La scuola deve essere il centro, lo scopo unico e precipuo, l'esperienza totalizzante per un adolescente? Non si può nemmeno PENSARE ad una scansione della settimana diversa, e ad una scuola che non richieda ore e ore dedicate allo studio ogni pomeriggio? O che a 15,16,17 anni possa essere indispensabile avere una giornata libera per farsi i cavoli propri senza dover fare PRIMA i compiti? Cosa che è normale e scontata in tutta Europa, tra l'altro.

    Anche perché nessuna di quelle che scrivono qui ha già provato con i propri figli. Anche a vivere le loro difficoltà con lo status quo inamovibile della scuola su sei giorni.
    Io sì, e scrivo a ragion veduta.
    Sono molto in sintonia con te chiara.
    Mia figlia, per inciso, prende l'autobus alle 6,30 tutte le mattine sabato compreso, e torna martedì giovedì e venerdì alle 15,00;lunedì, mercoledì e sabato alle 14.15.
    CITAZIONE
    Mio figlio esce di casa alle 7, torna alle 15...e magari andasse il sabato!

    Mia figlia esce di casa prima delle 7, torna due volte alle 15, e le altre alle 14, compreso il sabato. E' leggerissimo, certo.
     
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  15. mary_n
     
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    pero'.... ogni posto ha i suoi pro e i suoi contro

    quando i cittadini intasano le autostrade per andare nel we a prendere un po' di aria buona e farla prendere ai figli, sono cretini.... e quelli che vivono in campagna e non hanno bisogno di farlo, sono intelligenti

    quando invece quelli di campagna fanno svegliare, per anni e anni, i figli alle 5 di mattina per essere a scuola alle 8 e gli fanno spendere ore e ore su treni e pullman a scapito del resto, e invece quelli cittadini si alzano alle 7-7.15 e arrivano a scuola lo stesso, sono intelligenti di nuovo i campagnoli???

    anche mio marito ha fatto una vita cosi' dal suo paese.... pero' in prospettiva di avere i figli, ha accettato di vivere in citta' epr le possibilita' che avrebbe avuto per loro (che non vuole dire metropoli, ma basta un posto dove ci siano scuole fino alle superiori)

    mary_n

    CITAZIONE (giulvia @ 22/10/2014, 09:19) 
    qui ti do assolutamente ragione Chiara. Merienne, non è che in paese ci abitano le persone che vivevano in città e se ne sono andate per farsi la villa fuori. In paese, per la grande maggioranza, ci abitano persone che sono di quel paese e che hanno la famiglia in paese. Non è che sono cretini che se ne vanno via apposta per farsi i km per raggiungere scuole, università e posto di lavoro, semplicemente hanno il nucleo familiare li.
    Io a suo tempo ho scelto di andarmene e sicuramente ora i miei figli non hanno bisogno di viaggiare come ho fatto io per studiare, però non è stato quello il motivo per cui me ne sono andata. I miei nipoti (figli di mio fratello) sono rimasti li ed hanno fatto il liceo e poi l'università come ho fatto io, viaggiando, e sono ancora vivi e perfettamente in salute :lol:

    ma infatti tu stai sostenendo che lo possono fare....
    qui invece si sta sostenendo che e' impossibile e pesante. e che e' la scuola che deve adeguarsi.


    mary_n
     
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115 replies since 19/10/2014, 15:10   1272 views
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