discorsi vecchi ...

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  1. mary_n
     
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    CITAZIONE (tata ogg @ 21/10/2014, 16:50) 
    e già, perché tutti quelli che abitano nei paesi si son fatti la villa con piscina coi soldi delle tasse evase al fisco (risatina stolida in sottofondo)

    nessuno che vi abiti per effettiva necessità (perdurare di risatina stolida in sottofondo)

    la villa con piscina puo' costare molto meno dell'appartamemento di 100 mq in citta'. non e' necessario evadere.

    mary_n
     
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    porco mondo disco!

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    fantastico, dunque
    siccome la vita in città per i figli, secondo merienne, è più comoda, ci si deve trasferire (fa niente se, per esempio, fra i bambini milanesi c'è una percentuale di allergici impressionante)

    e suo marito ha fatto così, che gli altri no?

    ella non considera che non tutte le città sono come milano
    per esempio, le piccole città di provincia, quelle che metà del numero di abitanti ufficiali sta nei paesini limitrofi
    quelle per le cui scuole potresti perfino pensare che non si rovinerebbero davvero a sforzarsi di venire incontro alla metà dei propri alunni

    e mi sa che nemmeno considera che le verdurine, il panino e le due fettine di prosciutto di parma che compera al supermercato tanto comodo di milano, non vengono da una grande città, per esempio
     
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  3. asile67
     
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    CITAZIONE (tata ogg @ 22/10/2014, 14:01) 
    fantastico, dunque
    siccome la vita in città per i figli, secondo merienne, è più comoda, ci si deve trasferire (fa niente se, per esempio, fra i bambini milanesi c'è una percentuale di allergici impressionante)

    e suo marito ha fatto così, che gli altri no?

    ella non considera che non tutte le città sono come milano
    per esempio, le piccole città di provincia, quelle che metà del numero di abitanti ufficiali sta nei paesini limitrofi
    quelle per le cui scuole potresti perfino pensare che non si rovinerebbero davvero a sforzarsi di venire incontro alla metà dei propri alunni

    e mi sa che nemmeno considera che le verdurine, il panino e le due fettine di prosciutto di parma che compera al supermercato tanto comodo di milano, non vengono da una grande città, per esempio

    beh ma in campagna a lavorare per pordurre le verdurine ci stanno quelli senza figli no? :rolleyes:
     
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  4. mary_n
     
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    CITAZIONE (tata ogg @ 22/10/2014, 14:01) 
    fantastico, dunque
    siccome la vita in città per i figli, secondo merienne, è più comoda, ci si deve trasferire (fa niente se, per esempio, fra i bambini milanesi c'è una percentuale di allergici impressionante)

    e suo marito ha fatto così, che gli altri no?

    ella non considera che non tutte le città sono come milano
    per esempio, le piccole città di provincia, quelle che metà del numero di abitanti ufficiali sta nei paesini limitrofi
    quelle per le cui scuole potresti perfino pensare che non si rovinerebbero davvero a sforzarsi di venire incontro alla metà dei propri alunni

    e mi sa che nemmeno considera che le verdurine, il panino e le due fettine di prosciutto di parma che compera al supermercato tanto comodo di milano, non vengono da una grande città, per esempio

    per la verita', di allergici, ne ho snetiti a tonnellate pure qui nel forum...
    e pare che siamo in poche le cittadine (e I miei non lo sono :B): )

    cmq.... uno fa la scala di priorita' che vuole.... io ho I figli vicini alle scuole, e il lavoro mio e di mio marito lontani (a parte che mio marito ha sempre girato in tutta italia, isole comprese per lavoro.... )
    quindi in concetto di dover abitare a 1 metro dal posto di lavoro e fare massacrare invece I figli per andare a scuola, non e' decisamente il nostro modo di vedere.

    ma in ogni modo quindi ci sono pro e contro in ogni situazione... ma se uno e' in una situazione che sceglie, non e' che poi, debba chiedere al resto del mondo di adeguarsi....
    volgio dire.... se noi non abbiamo il mare, I monti e l'aria buona.... non e' che possiamo chiedere alla scuola di fare l'"anno corto" per noi, con 100 giorni di scuola anziche' 200, perche' cosi' possiamo stare al mare quando ci pare a noi e quando I genitori hanno le ferie..... o chiedere che la scuola preveda che meta' anno, venga fatto in qualche localita' salubre a spese dollo stato, per rimediare alle nostre settimane e settimane consecutive con le polveri oltre ai limiti massimi consentiti.

    io penso sempre che un po' meno particolarizzazioni, sarebbero sempre meglio. che da jangie la scuola faccia 24 ore di lezione, dove le altre ne fanno 32 (al netto di prazno e intervallo), che razza di senso ha? come sarebbe possibile che facendo 8 ore in meno di lezione, si possano imparare le stesse cose e fare le stesse attivita'/esperienze?
    e solo perche' "si usa" che le mamme abbiano tempo per andare a prendere I figli all'ora di pranzo.

    mary_n

    Edited by mary_n - 22/10/2014, 14:33
     
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  5. marf1964
     
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    Ho scoperto dove lavora il marito di marienne da Aiazzone !
    Consegna in tutta Italia (isole comprese )

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  6. mary_n
     
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    CITAZIONE (marf1964 @ 22/10/2014, 14:26) 
    Ho scoperto dove lavora il marito di marienne da Aiazzone !
    Consegna in tutta Italia (isole comprese )

    vedi che cultura?..... hai colto la "dotta" citazione...

    mary_n
     
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  7. marf1964
     
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    Ci sono arrivato per intuito, bauscia, milanese..... non poteva che essere lui
     
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  8. jangie
     
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    CITAZIONE (Laura 70 @ 22/10/2014, 09:54) 
    A me però questi discorsi del "siccome ce l'abbiamo fatta noi, possono farcela anche loro" lasciano un po' perplessa...
    Io penso che i nostri figli abbiano tutte le carte in regola per fare ciò che abbiamo fatto noi e pure di più forse.
    Ma da sempre si cerca di migliorare la qualità della vita, anche dal punto di vista pratico-organizzativo. Se è possibile, perché no? Solo perché noi abbiamo fatto così e allora devono farlo anche loro, tanto non si muore mica?
    Mio nonno andava a piedi, io ora vado in macchina. Lui ce la faceva benissimo, faceva 5 km a piedi per andare a scuola al mattino. E il bagno in casa non ce l'aveva... E si lavava nell'acqua fredda...

    perchè mi sembra che stiamo dicendo che, al di là di potercela fare, esattamente come ce la facevamo noi, c'è anche il fatto che le proposte che ho finora qui sentito non sono migliorative, ma peggiorative -per la didattica, se è di questo che si parla-
     
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    ma sì, hai ragione merie'
    noi ci crediamo che tu vivi a milano per i figli
    è che, già che c'eri, potevi scegliere una zona migliore
     
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  10. Laura 70
     
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    Io credo che sia questione di punti di vista.
    Mi pare che siamo tutti d'accordo nel sostenere che 6 ore di filato tutte le mattina (come molti di noi facevano) siano poco produttive.
    Ci differenziamo nelle alternative a questo modello.
    Esattamente come si differenziano le scuole, che propongono formule diverse.
    Ce n'è una Giusta? No. Ce n'è una che risponde alle esigenze degli uni e una che risponde alle esigenze degli altri.
    Secondo me l'errore sta nel non riconoscere che c'è chi ha esigenze diverse da quelle (erroneamente) considerate standard.
     
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  11. jangie
     
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    CITAZIONE (Laura 70 @ 22/10/2014, 17:53) 
    Io credo che sia questione di punti di vista.
    Mi pare che siamo tutti d'accordo nel sostenere che 6 ore di filato tutte le mattina (come molti di noi facevano) siano poco produttive.
    Ci differenziamo nelle alternative a questo modello.
    Esattamente come si differenziano le scuole, che propongono formule diverse.
    Ce n'è una Giusta? No. Ce n'è una che risponde alle esigenze degli uni e una che risponde alle esigenze degli altri.
    Secondo me l'errore sta nel non riconoscere che c'è chi ha esigenze diverse da quelle (erroneamente) considerate standard.

    tu hai fatto il liceo, Laura? che orari aveva?
    (il mio, ricordo, era di circa 5 ore tutti i giorni, da lunedi a sabato, se non sbaglio ...)
     
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    Merienne, non è solo questione di priorità o di scelte, vivere in città o in un paese. La maggior parte delle persone che vivono nei paesi non sono cittadini fuggiti per stare in mezzo al verde. Sono persone che ci sono nate e magari la famiglia vive lì da generazioni.
    Magari qui riescono a vivere in affitto o comperarsi una casa, ma fare la stessa cosa in città sarebbe molto più costoso.
    Magari c'è, come mio marito, chi ha un'attività e non è che può spostarla da un giorno all'altro, chi ha un lavoro sicuro, ecc.
     
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  13. Laura 70
     
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    Anche io andavo a scuola sei giorni a settimana, non ricordo da che ora a che ora, ma più o meno dalle 8 alle 13, più un rientro pomeridiano di un paio di ore.
    Ma all'epoca si andava a scuola il sabato in ogni grado di scuola: elementari e medie. Quindi eravamo... come dire... abituati.
    Mia figlia (e tutti i suoi coetanei che vivono qui) invece a scuola di sabato non ci sono mai andati. Hanno sempre "sgobbato" parecchio in settimana e avuto a disposizione l'intero fine settimana per le loro necessità. Sport, svago, amici, ma soprattutto studio, come ben sapete visto che vi ho tediati non poco sull'argomento.
     
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  14. paolettam
     
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    Il discorso eh ma fanno come facevamo noi che le attività extra scolastiche sportive e non se non ci scappano non si fanno mi infastidisce tantissimo.

    Io le ho fatte con grande sacrificio anche allora queste attività perché per fortuna avevo i a famiglia convinta della grande importanza di esperienze (lo sport nel mio caso di squadra, lo scoutismo) che fanno crescere quanto la scuola o magari in maniera diversa ma danno comunque tanto.
    Sono tutte esperienze facoltative e sono le più svariate. Non è che si sia obbligati a far qualcosa x forza, ma pensare che si debba rinunciare a una passione da ragazzino per colpa di orari scolastici dissennati o carichi di lavoro a casa spropositati mi fa una tristezza....

    E non è che il fatto che molti di noi lo hanno fatto voglia dire che sia il meglio. Io auspico di meglio x i miei figli.
     
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  15. jangie
     
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    CITAZIONE (paolettam @ 23/10/2014, 11:50) 
    Il discorso eh ma fanno come facevamo noi che le attività extra scolastiche sportive e non se non ci scappano non si fanno mi infastidisce tantissimo.

    Io le ho fatte con grande sacrificio anche allora queste attività perché per fortuna avevo i a famiglia convinta della grande importanza di esperienze (lo sport nel mio caso di squadra, lo scoutismo) che fanno crescere quanto la scuola o magari in maniera diversa ma danno comunque tanto.
    Sono tutte esperienze facoltative e sono le più svariate. Non è che si sia obbligati a far qualcosa x forza, ma pensare che si debba rinunciare a una passione da ragazzino per colpa di orari scolastici dissennati o carichi di lavoro a casa spropositati mi fa una tristezza....

    E non è che il fatto che molti di noi lo hanno fatto voglia dire che sia il meglio. Io auspico di meglio x i miei figli.

    ma io non stavo parlando di orari "dissennati"; men che meno la questione era sui compiti
    Si parlava del fatto di distribuire le ore o concentrarle, tenuto conto innanzi tutto dell'efficacia didattica e POI delle esigenze extra.
    I compiti non c'entrano nulla con gli orari.

    Laura, ma alle elementari il TP non prevede ANCHE il sabato, oltre ai pomeriggi?
     
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115 replies since 19/10/2014, 15:10   1272 views
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